Partecipazione di Konstantinos Kokologiannis con le poesie “Vattenne”, “Paura”, “Perduto”
Vattenne
Pulman passi
di fronte i
miei occhi
Te ne vai
Come i miei
pensieri
Come figure
umane
Grazie
Ma non verrò
con te
Rimarrò quà
Basta!
Non posso più
scappare dai i
miei pensieri
scappare per
salvarmi dalla paura
scappare
perchè ho paura della paura
No, non voglio
andarmene per qualcos’ altro
No, non voglio
partire e tornare
Rimarrò qua
Qua, mi amano
Qua amo
Qua mi sento
bene
Rimarrò qua
Con l’amore mi
sento completo
Nell’ amore
trovo la forza
Rimarrò qua
Lotterò
non partirò
questa volta
nemmeno
un’altra volta
Loterrò
e vincitore
uscirò
Vattenne pulman
Vattenne
non aspettarmi
ho preso la
mia decisione
le mie gambe
hanno fatto le radici
in questa isola
Rimarrò qua
Paura
Il telefono
suona
Silenzio dall’
altra parte
Silenzio
che mette
nuvole
nel cielo
soleggiato.
Da due giorni
la melancolia
ti conquista
da due giorni
la
preoccupazione mi conquista.
Paura
Paura di
perdita
Paura
Pieno di paura
I miei
pensieri una paura
Incubi di
separazione
Incubi di cuore
Paura ovunque
Saltimbanco
con il naso
rosso
con una
camminata stupida
e con soriso
buffo
dicendo
barzelette
soriso e luce
voglio
provocare
nella tua
adorabile fanciula
nel tuo cuore
nella tua anima
Soriso e luce
Bacio ed amore
voglio
provocare
solo così
se ne andrano
le nuvolle
dal mio cielo
Perduto
Barca senza
nome
Barca senza
remi, senza vela
E sono dentro
di lei senza bussola
Nel mare della
tristezza
Mare griggio,
calmo, funebre
ed io veleggio
Dove vado?
La melancolia
come nebbia gelida
copre tutto.
Passa dai pori
della pelle
e allaga il
mio cuore
la mia anima
la mia mente.
Voglio gridare,
ma la voce non
esce.
Anche lei è
ghiacciata come tutto il mio corpo.
Incubi vivi
dall’Iberia
Mi seguono
E nemmeno gli
angeli con il dolce sorridente viso
che arrivano
per aiutarmi possono calmare
il mio dolore.
Gli incubi
sono presenti e
mi fanno
impazire
Voglio
togliere la mia testa e buttarla al mare,
così non dovrò
più pensare...
‘La soluzione
facile cerchi di nuovo’
una voce da
nulla mi dice e continua
‘Lottare
Combattere
Non devi
avere paura di perdere’
rispondo
‘Fa
freddo e c’è buio,
guarda le mie
mani,
sono piccoli,
insanguinati
dalle picchiate,
pieni di
liquidi maschili.
Guarda il mio
corpo,
pieno di
lividi dalla violenza e dalla auto-punizione.
Guarda i miei
polmoni,
neri dal fumo
di erba
Non respiro.
E la mia anima
Quanto può
resistere,
viva ma morta
dalla
educazione dei genitori?’
‘Lottare
combattere
hai la forza.
Non devi avere
paura se perdi
non perderai,
solo vincerai’
sempre la
stessa voce..
‘Cosa
vincerò?’ ho chiesto
‘Te stesso’
risponde
‘Il mio
Angelo, lo avrò?
Devo
condividerlo cogli incubi?
O me lo
caccierano per sempre lontano da me?
Rispondi!
Rispondi!
Non hai una
risposta ora?
Non hai una
risposta nella mia domanda più importante?
Dove sei?
Ti sei
sparita?’
Solo
mi sento solo
nel mezzo del
mare triste
cogli incubi
che mi tolgono piano piano la vita
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